I bagagli a mano da sbarcare perché i voli sono pieni costituiscono un problema per la compagnia easyJet… ma le cose sono così ovunque?

Foto di Giorgio Varisco.
“Benvenuti a bordo di questo volo easyJet! Iniziamo con un annuncio soft per rendere l’esperienza a bordo più piacevole… scusi, lei, lei che si sta lamentando, ha bisogno di aiuto? Come…? Il suo bagaglio a mano è finito in stiva e lei non è d’accordo? Mi dispiace, ma le Condizioni di Trasporto di compagnia dicono che…”
Scherzi a parte, quello dei bagagli a mano con la nota compagnia low cost inglese è un dramma che si ripete puntualmente negli aeroporti italiani dove easyJet opera i propri voli. Come le altre compagnie a basso costo, la “EZY” ha regole ferree che limitano le dimensioni e il numero dei bagagli a mano sui propri voli:
“Il suo ‘bagaglio a mano’ include un borsone, una custodia per portatile, una ventiquattrore, una borsetta, uno zaino, una borsa o una sacca porta-abito. Anche i caschi da motociclista sono consentiti come/all’interno del bagaglio a mano (a condizione che siano delle dimensioni consentite).
N.B.: tutti questi colli saranno classificati come un bagaglio a mano.”
Perché così tanta rigidità? Perché una low cost punta a coefficienti di riempimento dei voli (load factor) molto alti per guadagnare, e la EZY ha avuto la bella idea di trasformare i propri aeromobili in enormi scatole di sardine. Un Airbus A319-100 di Alitalia ha 138 posti mentre easyJet ha preferito optare per gli A319-111 con 156 posti, con configurazione interna ad alta densità. Lo spazio disponibile all’interno delle cappelliere è rimasto lo stesso, e questo spiega la necessità, soprattutto quando si ha a che fare con voli molto affollati, di mandare alcuni bagagli a mano in stiva nonostante le proteste dei passeggeri. “Non c’è spazio a bordo, dobbiamo etichettare i bagagli”, ci dicono gli addetti aeroportuali e gli assistenti di volo.
Per un passeggero, vedere il proprio bagaglio a mano andare in stiva sotto forzatura scatena un mix di rabbia e preoccupazione. Rabbia, perché il bagaglio a mano è suo e dovrebbe essere “incluso nel prezzo”, preoccupazione perché non era sigillato, perché si potrebbe perdere, perché… chissà se e come arriva. Questo spiega la marea di proteste ricevute dal servizio assistenza clienti della compagnia inglese, che in Italia ha superato il tetto dei 10 milioni di passeggeri annui.
EZY ha dovuto rispondere alle proteste onde evitare di compromettere la propria reputazione (Ryanair docet). Il 2 luglio 2013 sono state introdotte nuove regole, insieme ad un nuovo bag sizer, più complesso. I bagagli a mano idonei ora si differenziano tra “garantiti” e “non garantiti”, secondo le seguenti regole:
– I bagagli a mano di dimensioni pari o inferiori a 50 x 40 x 20 cm, ossia quelli che entrano nel misuratore più piccolo, possono essere portati a bordo in ogni caso e non sono soggetti al rischio di etichettatura al gate o a bordo;
– I bagagli di dimensioni comprese tra 50 x 40 x 20 e 56 x 45 x 25 cm, ossia quelli che entrano nel misuratore grande ma non in quello piccolo, sono soggetti alle restrizioni relative al load factor del volo e, se necessario, possono andare in stiva;
– I pezzi che non entrano nel misuratore grande rientrano, come specificato dal regolamento, nella categoria gate bag e si mandano in stiva pagando un supplemento di 50€ se individuati al gate e 30€ se “sgamati” al check-in;
Non ci sono restrizioni di peso, come prima, il che continua a garantire una certa flessibilità col contenuto dei bagagli da portare con sé:
“Non vi è alcun limite di peso per il bagaglio a mano a condizione che sia in grado di sistemare il suo bagaglio a mano negli alloggiamenti superiori senza richiedere assistenza
Su voli affollati le potremmo chiedere di collocare il suo bagaglio a mano di dimensioni garantite sotto il sedile anteriore. Gli articoli di dimensioni ridotte devono essere posizionati sotto il sedile anteriore per motivi di sicurezza.”
In teoria, un bagaglio a mano potrebbe pesare anche 50kg ed andare tranquillamente a bordo, a condizione però che il passeggero che lo porta sia in grado di sistemarlo autonomamente nella cappelliera.
Insomma, il problema sembra risolto, ma non è così. I bagagli non garantiti sono a rischio… vallo a spiegare ai passeggeri che prima di preparare i propri bagagli avrebbero dovuto consultare le Condizioni di Trasporto di compagnia! Ma come ha fatto una compagnia con regole così complicate ad affermarsi in Europa, Italia inclusa? Perché a casa easy non riconfigurano i propri aerei, sacrificando una o due file, per risolvere il problema dei bagagli a mano?
Ridurre i posti a bordo non è un’opzione, troppi soldi in meno, l’easyJet deve guadagnare… vogliamo provare con una bella iniziativa a livello europeo, tale in estensione e consensi da costringere la low cost britannica a farlo? Neanche questa è un’opzione, perché altrove easyJet è davvero “easy” (facile)… sono i passeggeri italiani ad avere la capacità innata di complicarsi la vita! Alessandro, pilota di easyJet da diversi anni ormai, afferma che il problema dei bagagli a mano interessa soltanto le rotte da/per Spagna e, appunto, Italia. “La gente si porta la casa dietro”, testuali parole di Alessandro che rendono l’idea della situazione.
Perché succede? Sicuramente laggente itagliana lo fa per risparmiare, perché i bagagli da stiva costano troppo e perché in questo paese ci sono tanti geni che si vantano di aver preso un volo pagando cifre irrisorie: pagando l’extra per il bagaglio, le ggesta degl’itagliani non riscuoterebbero lo stesso successo tra i connazionali. Gli itagliani non mandano i bagagli in stiva perché all’aeroporto di destinazione non c’è tempo da perdere, bisogna scappare via: con tre e passa ore passate tra spostamenti via terra, check-in, controlli di sicurezza, imbarco e volo, solo uno stupidoh sprecherebbe venti minuti della propria vita aspettando il bagaglio sui nastri. Gli abbitanti del Bel Paese, inoltre, non si fidano degli operai che trasportano i bagagli perché loro rubbano: dopotutto, la mentalità del “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” è uno dei nostri tratti caratteristici. Hola, spanioli!

Se aggiungi il bagaglio da stiva non sei un vero itagliano.
Quindi, cari italiani, non è l’easyJet ad avere regole assurde, siete voi a a trasformarla in hardJet.
Francesco D’Amico
Foto di Giorgio Varisco, GolfVictorSpotting.it
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Non vengono imbarcati in cabina nemmeno i bagagli di dimensioni GARANTITE, spiega bene anche questo. E, come sai, il comandante del volo può decidere di non imbarcarli e di non renderne conto a nessuno. E LO FA. Se uno ha un bagaglio a mano GARANTITO con cose fragili, perché dovrebbe essere dilegiato da un pirla come te solo perché protesta per avere un diritto? Minorato mentale che non sei altro, cerca di capire che prendendo in giro i tuoi concittadini che chiedono dei diritti prendi in giro te stesso. E usali quei due neuroni, mongoloide
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