Il necessario ruolo delle Geoscienze nei piani degli Obiettivi sullo Sviluppo Sostenibile 2030

Nel 2015, oltre 150 leader internazionali si sono riuniti per affrontare il tema dello sviluppo sostenibile globale approvando l’Agenda 2030, un piano che contiene 17 obiettivi (SDGs, Sustainable Development Goals) articolati in 169 sotto-obiettivi. Lo scopo di questo impegno è quello di perseguire entro il 2030 uno sviluppo globale che rispetti l’ambiente e che riduca le ineguaglianze sociali ed economiche tra paesi, mettendo fine alla povertà.

Una pubblicazione dell’Institute of Sustainable Development dell’Olanda e del Centre for Sustainability Studies della Svezia ha evidenziato una problematica cruciale relativa ai SDGs. Tali obiettivi sono stati studiati considerando, paese per paese, solo le dinamiche sociali ed economiche, trascurando l’aspetto geologico che certamente va oltre i confini della geografia politica. Quello che viene messo in evidenza è pertanto la necessità di un approccio che guardi ai vari contesti naturali presenti nel sistema Terra. Se osserviamo attentamente la situazione attuale del nostro pianeta attraverso una visione geoscientifica noteremmo che ci sono aree certamente più problematiche di altre. Due dei contesti più problematici sono i bacini fluviali e i delta costieri. Il 5% della popolazione mondiale vive in questi contesti. Grazie al suolo fertile, i terreni pianeggianti e l’abbondante risorsa d’acqua, queste aree sono importantissime per la produzione globale di risorse alimentari. Sono contesti che però si trovano tra l’incudine e il martello, da un lato minacciati dall’innalzamento del livello del mare e dell’altro subiscono la gestione e le scelte fatte sui fiumi da parte dei paesi situati a monte. Infatti l’Agenda 2030 concede a quest’ultimi la possibilità di perseguire i propri SDGs, questo si traduce in una maggior possibilità di concessioni per la costruzione di strutture finalizzate all’utilizzo delle energie rinnovabili, strutture che però spesso vengono realizzate non tenendo conto delle ripercussioni a valle. Un esempio sono le dighe delle centrali idroelettriche, che da un lato permettono di aumentare lo sfruttamento dell’energia rinnovabile ma dall’altro trattengono sedimento, ovvero la linfa vitale dei delta fluviali, non permettendo a questi sistemi naturali di mantenere la loro elevazione rispetto al livello del mare. A causa di ciò le popolazioni dei paesi a valle sono spinte a sovra sfruttare le acque sotterranee con conseguente accelerazione della subsidenza del terreno. Ciò ha ripercussioni sull’agricoltura, le infrastrutture presenti e sulle popolazioni in generale, rischiando per tanto allagamento e
salinizzazione dei suoli. Nel 2015 un team di geoscienziati è stato interpellato per contribuire ad una maggior inclusione delle geoscienze nell’Agenda 2030 e nel piano dei Sustainable Development Goals, gli interventi fatti però non sono stati considerati. Eppure uno degli aspetti che più caratterizza le scienze della Terra è proprio l’interdisciplinarietà e la capacità di lavorare in simbiosi con i più disparati ambiti di studio, dall’ingegneria all’ecologia passando per le scienze sociali e l’antropologia. Un’analisi effettuata nel 2017 dal British Geological Survey ha individuato ben otto aspetti chiave del ruolo della geologia nel raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile, questi sono: l’agrogeologia, lo studio dei cambiamenti climatici e delle risorse energetiche, geologia ingegneristica, geohazards, geoturismo, idrogeologia e geologia dei contaminanti, analisi mineralogiche. Campi studiati da geochimici, geofisici, idrogeologi, geologi del petrolio, geomorfologi, vulcanologi, sismologi, comunicatori delle geoscience. Pertanto, nonostante la scarsa attenzione riservata alle Scienze della Terra, le associazioni, gli enti e le università hanno il compito di battersi per una maggiore implementazione del ruolo delle geoscienze all’interno dell’Agenda 2030, in quanto delle scelte effettuate considerando non solo i limiti geopolitici ma soprattutto i contesti naturali e geologici presenti, possono influenzare in modo significativo il destino del nostro pianeta verso un futuro più sostenibile. Le attuali ricerche relative al campo socio-economico devono quindi continuare, ma urge una maggiore attenzione al ruolo delle geoscienze nel campo della sostenibilità ambientale.

Silvia Ilacqua

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Una risposta a Il necessario ruolo delle Geoscienze nei piani degli Obiettivi sullo Sviluppo Sostenibile 2030

  1. Dozer DCC ha detto:

    Hi, This is a really interesting blog.

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