Questo articolo è uscito sul mensile il Lametino (n. 222) il 14 novembre 2015.
Il presidente Mario De Rosa disegna un approccio europeo alla cultura
Si è conclusa trionfalmente nella meravigliosa sala consiliare del monastero di San Bernardino da Siena di Morano Calabro, davanti un pubblico numeroso ed emozionato, la cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio Internazionale di Poesia e Letteratura “Arthur Rimbaud”.
Preziose, per il senso di questo premio, le dichiarazioni del presidente Mario De Rosa, ideatore e promotore dell’evento:
“La vita di un poeta, non è mai costellata da grandi gioie o tripudi, egli coglie sensazioni invisibili ai più e le trasforma in ragioni di vita; portare a termine il premio su Arthur Rimbaud, che per me rappresenta la conclusione di una triade perfetta, dopo Campana e Keats, ha rappresentato motivo di viva gioia”.
L’evento, realizzato proprio grazie dalla tenacia del presidente Mario De Rosa, insigne poeta contemporaneo e promoter della poesia, è organizzato con il patrocinio del Comune di Morano Calabro e il suo assessorato alla cultura, dall’Associazione Culturale “L’Allegra Ribalta” (Morano Calabro), l’International Vesuvian Academy (Napoli), l’Accademia Federico II di Sicilia (Messina), la Federazione Europea Beni Artistici Culturali (F.E.B.A.C. di Messina) e l’Associazione Onlus “Marinella” (Morano Calabro).
La serata è stata presentata da Emilia Zicari, assessore alla cultura del Comune di Morano Calabro, accompagnata dai virtuosismi musicali del maestro Flavio Poli e dalla presenza del dott. Giovanni Brandi Cordasco Salmena. La prestigiosa giuria, infine, presieduta da Lorenzo Curti, è stata arricchita dalle magistrali intuizioni di Giusi De Rosa – segretaria artistica del premio – sui segreti del poeta veggente.
Il primo premio assoluto – una magnifica coppa per la sezione poesia inedita in lingua italiana – è stato consegnato a Sebastiano Impalà di Reggio Calabria per la lirica “Suoni siciliani (A Tindari)”, mentre Stefano Baldinu di San Pietro in Casale (Bologna) con “Sera di Bogotà” e Mario Miller di Pomezia (Roma) con “Olio”, si sono aggiudicati rispettivamente il secondo e terzo posto. La giuria ha poi assegnato diploma di merito a: Ludovico Iaconianni, Roberto Benatti, Paolo Tulelli, Gerardo Melchionda, Gianni Mascia, Oliviero Angelo Fuina e Maria Chiriatti. Due i premi speciali attribuiti: il primo consegnato da parte della “Ass. Them Romano” di Santino Spinelli, per il giovane Paolo Rotella di Catanzaro per la sua lirica “Stephen” e il secondo premio speciale “Fedele Mastrascusa” ad Antonio Sciarrotta di Rossano Scalo (CS) per “Fiori di pistacchio”.
É seguita poi la premiazione nella sezione dedicata alla poesia in vernacolo, sempre a tema libero, che ha visto la vittoria assoluta – con relativa coppa di rito – di Valerio D’Amato di Roma, per la sua poesia “Te porterò ‘na rosa”. Il secondo e terzo posto sono stati assegnati rispettivamente a Salvatore Gaglio di Sant’Elisabetta (Agrigento) per la sua “Cu campa, accanza e perdi” e a Vito Tricarico di Palo del Colle (Bari) per “La protest di bracciand”. Diplomi di merito assegnati a Vincenzo Lagrotteria, Roberto Angelo Motta, Carla Curcio, Cesare Castiglione, Francesco Ortale, Angelo Canino e Pietro Pometti.
La sezione interamente dedicata al poeta maledetto Arthur Rimbaud è stata vinta da Luciano Monti di Viterbo per la sua lirica “Gli amanti impuri”, mentre il secondo e terzo posto sono stati assegnati rispettivamente a Giovanni Scafaro di Napoli per la sua poesia “Sulle orme di Rimbaud” e a Giuseppe Maria Maradei di Castrovillari (Cosenza) per la sua “Amore è coltello”. Anche qui non sono mancati i diplomi di merito per Gerardo Melchionda, Therry Ferrari, Shurouk Hammoud, Nicola Rutigliano, Oliviero Angelo Fuina, Mario Miller e per Marco Bologna. Il premio speciale “Nicola de Cardona” è stato assegnato, invece, per la lirica “L’ultimo canto (ad A. Rimbaud)” di Michela Zanarella di Roma.
Grandi emozioni anche per la nuova sezione del premio dedicata al racconto breve a tema libero, fortemente voluta dal presidente Mario De Rosa, che ha decretato la vittoria di Giuseppe Caputi di Anzio (Roma) con l’opera “Sarai il mio Armaduk sul mare”. Il secondo e terzo posto sono andati, rispettivamente, a Mario De Fanis di Falconara Marittima (Ancona) per l’opera “L’anno che viene” e a Gerardo Giordanelli di Castiglione Cosentino (Cosenza) per l’opera “Io la amo, il resto che importa?”. Diplomi di merito sono stati poi consegnati a Rolando Perri, Bruno Alberganti, Monica Fiorentino, Anna Paola Lacatena, Armando Bonato Casolaro, Tiziana Tomai e a Rosaria Mastroianni Ianni. Interessanti, quale prospettiva di un futuro diverso, le due segnalazioni della prestigiosa giuria: “Storia di una donna” di Vincenza D’Angeli di Castellanza (Varese) e “Figli del sole” di Lizi Budagashvili di Tiblisi (Georgia), quest’ultima autrice giovanissima di soli 15 anni.
A margine della cerimonia è stato assegnato il Premio Speciale “L’Allegra Ribalta” per il giornalismo ad Antonio Mirko Dimartino di Catanzaro – per il lavoro svolto con grande tenacia – e un quadro bellissimo è stato altresì consegnato dal presidente De Rosa – quale “Premio Reporter” – a Francesco D’Amico di Lamezia Terme per aver sviluppato un meraviglioso servizio su Charleville-Mézières, il paese natio di Arthur Rimbaud, entrambi collaboratori esterni de il Lametino.
Antonio Dimartino
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