Romanticismo e pragmatismo del pluripremiato definiscono la sua carriera di poeta e giornalista
Lo scorso 26 settembre, la suggestiva sala consiliare del monastero di San Bernardino da Siena di Morano Calabro ha fatto da cornice ad un evento ricco di emozioni e di soddisfazioni: il Premio Internazionale di Poesia “Arthur Rimbaud”. Durante il corso della cerimonia, sono stati premiati i vincitori delle diverse categorie, e tra questi, un riconoscimento importante è stato riservato al poeta-giornalista Antonio Mirko Dimartino. Infatti, il presidente organizzatore Mario De Rosa insieme al presidente Franco Guaragna dell’associazione “L’Allegra Ribalta”, hanno premiato il noto giornalista catanzarese con una meravigliosa targa al merito. Il riconoscimento mette in luce le peculiarità sia personali che professionali del giornalista Dimartino. Impegno, tenacia, passione, dedizione, concretezza, entusiasmo e puntualità descrivono il suo percorso, ma soprattutto si distingue per il suo essere costantemente vicino alla realtà che ci circonda ed ai relativi problemi e ostacoli. Di questo ne danno prova i suoi numerosi articoli dedicati ai problemi legati alla nostra terra e alle difficoltà che i giovani devono affrontare per migliorare lo status quo senza dover scegliere la via più semplice, ossia la fuga. Il giornalista Dimartino nell’affrontare tali vicissitudini non si è mai esposto in modo del tutto negativo, al contrario, le sue espressioni sono sempre state cariche di positività e di speranza verso un cambiamento culturale che possa ripristinare fiducia nelle nuove generazioni.
“Un giornalista di spessore e un uomo di valore – ha esordito il presidente De Rosa – che ha saputo sviluppare il lavoro di giornalista in maniera costante e con una grande tenacia” aggiungendo altresì che “a guardar bene i suoi articoli si ritrovano magistralmente descritti tutti i problemi dei giovani, in primis quello del lavoro, per il quale il Dimartino si spende da diversi anni cercando di raccontare il loro possibile futuro”.
Ricordiamo che Antonio Mirko Dimartino, non è solo un giornalista molto attivo nel suo territorio, ma anche uno scrittore – primo classificato alla Scuola di Liberalismo 2011 per una tesi sui beni pubblici – e un poeta romantico vincitore in diversi concorsi tra i quali il Premio Internazionale di Poesia “John Keata” e il Premio Lettere, Arte e Scienza per l’Area dello Stretto.
Un romantico poeta ed un pragmatico giornalista, combinazione speciale per esprimere il suo essere poliedrico nelle varie attitudini artistiche, con la straordinaria capacità di coniugare gli argomenti più svariati, e proponendo valide soluzione nell’affrontare i problemi reali.
Il carisma e l’entusiasmo sono certamente le doti che lo contraddistinguono, sia dal punto di vista professionale che personale, infatti lo stesso Presidente Mario De Rosa lo ha definito “un motorino sempre acceso, per il premio, ma anche come amico”.
Visibilmente emozionato per il premio ricevuto, ma con il solito animo nobile che lo rappresenta, il giovane giornalista ha ringraziato il presidente, la giuria e tutti gli intervenuti ponendosi un quesito quanto mai attuale e dandosi – da solo – una risposta: “Progetti per il futuro? Preferisco avere un futuro per i miei progetti”. Immancabile, per un poeta-giornalista, la dedica ad una persona cara da poco scomparsa, che ha destato quella naturale e silenziosa attenzione della platea.
Il Premio è un riconoscimento molto importante per lo stesso Dimartino non solo perché rappresenta una soddisfazione personale per il lavoro svolto, ma soprattutto perché diventa occasione di dimostrare che l’impegno porta i suoi risultati nel tempo. La Calabria porta con sé amarezze e delusioni, ma spesso lascia spazio a gioie e soddisfazioni per i suoi giovani talenti. Riprendendo il pensiero del poeta-giornalista appena premiato, dobbiamo riconquistare la fiducia e l’entusiasmo nella nostra amata terra perché in fondo il risultato altro non potrà essere che la somma delle nostre scelte e delle nostre azioni. Finisce così il tempo dei rimpianti e delle angosce e si apre quello di un futuro all’insegna della crescita.
Martina Pirrone
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Bellissimo l’articolo di Martina Pirrone,sul mio giurato al Rimbaud (è anche questo),Mirko Dimartino.Dico solo, che giovani come lui ,che restano in trincea a combattere,non sono da meno dei cervelli che vanno via. Si dia allora a questi giovani ,serie possibilità di dimostrare tutto il loro valore,senza sacrificarli a un bieco e anacronistico sistema di favoritismo. La Calabria ha bisogno di meritocrazia,di professionisti seri come Antonio Mirko Dimartino.
Mario De Rosa