Questo articolo è uscito sul mensile il Lametino (n. 220) l’1 agosto 2015.
E’ l’atteggiamento a far la differenza.
L’estate è alle porte: sole, bagni, serate danzanti, risate, amici, aperitivi in spiaggia. Il file rouge di questi elementi è sicuramente il fatto che si ha un atteggiamento super positivo e spensierato. Dobbiamo così, attendere questa stagione per guardare il bicchiere mezzo pieno? Assolutamente no. La vita di tutti i giorni è fatta di lavoro, gestione dello stress, la famiglia e curare i propri interessi. L’atteggiamento positivo va sempre mantenuto e, soprattutto, alimentato. Andiamo per gradi. Avere un atteggiamento positivo significa pensare in modo positivo, gestire il proprio self control. Intanto si comincia da se stessi, dal veder i lati buoni in ogni cosa, guardare il bicchiere “mezzo pieno”, comprendere e convincersi che dove c’è ombra c’è anche luce. L’atteggiamento interiore positivo è quello che fa la differenza. Concentriamoci sulla figura di un leader, di un manager, di un capo, di una persona che gestisce una realtà aziendale e dunque un team di persone. Partiamo con questa citazione. L’ottimista vive nella penisola delle infinite possibilità. Il pessimista è incagliato nell’isola della perpetua indecisione – William Arthur Ward. Bene. Con chi preferisci praticare, lavorare o andare in giro? Con qualcuno che è sempre giù di morale o con qualcuno che riesce a vedere il bene intorno a sé, anche quando le cose non stanno andando alla grande? Le persone preferiscono esser circondate da individui che riescono ad intravedere anche una piccola parte di cielo azzurro tra le nuvole, piuttosto che notare solo le nuvole. Uno degli ingredienti fondamentali di un buon leader è proprio l’atteggiamento.
Un atteggiamento negativo non fa mai aumentare l’influenza di un leader e, certamente, non funge da polo di attrazione per persone di alto livello. Per alcuni l’atteggiamento positivo è più naturale che per altri, ma se desideri guidare gli altri con successo, allora l’atteggiamento positivo è quasi un obbligo. Un atteggiamento positivo, non significa che tu rifiuti la realtà ma se ti impegni a perseguire i tuoi obiettivi puoi trovare il meglio anche nella peggiore delle situazioni, aiutando te stesso a vedere il lato positivo anche nelle situazioni peggiori. Esso è un sano ottimismo verso te stesso, il tuo gruppo, le tue faccende e i tuoi fallimenti, integrato dalla speranza che accadranno cose buone, anche quando non c’è una buona probabilità di successo. Un tuo atteggiamento positivo riesce a dare alle persone la giusta ispirazione, affinché esse diano il meglio di quello che normalmente possono dare, le ispira a fare cose che fino a questo momento non hanno pensato essere possibili e permette loro di raggiungere sia gli obiettivi individuali che quelli del gruppo. Ecco alcune buone conseguenze di un tuo atteggiamento positivo. Influenza positiva. Il tuo atteggiamento è contagioso, poiché, di solito, coloro che ti circondano sono influenzati a seguire il tuo esempio, ancor di più se sei il loro leader. Ottimismo. Quando sei ottimista di fronte a circostanze scoraggianti, altri ammirano tale qualità e vogliono essere come te. Entusiasmo. Il tuo entusiasmo per il lavoro o per un particolare compito può essere contagioso e migliorare il morale della squadra. Per cui un buon leader deve cercar di esser appassionato, agire sempre, mantenere il senso dell’umorismo e cogliere ogni opportunità. Guardare con occhi nuovi, trovare sempre nuove soluzioni, porsi un obiettivo e perseguirlo, motivare e spronare il proprio team: questi fattori aiutano ad esser imprenditivi! Think positive!
Claudia Siniscalchi