Il senso del Premio Letterario “John Keats”

Un premio internazionale molto importante, raccontato da uno dei vincitori

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John Keats è unanimemente considerato uno dei più fecondi poeti del romanticismo inglese. Il valore della bellezza e la verità che risiede nell’arte, rappresentano la forza narrativa di questo sfortunato poeta. Quello di Keats è un nome già presente nelle nostre menti. Molte persone lo associano alle gite turistiche nella “città eterna”, in relazione alla meravigliosa casa che si affaccia su Piazza di Spagna nella nostra antica Roma, nella quale proprio Keats passò gli ultimi giorni della sua breve vita. Chi ha fatto studi classici, invece, ricorderà l’Oscar Wilde che – giunto a Roma per incontrare il Papa – scelse di trascorrere molto del proprio tempo presso la tomba di John Keats, sulla quale si distese a riflettere. Wilde doveva molto alla natura di Keats, tanto da venerarlo per le sue poesie, stilisticamente perfette.

Così, dopo questo piccolo preambolo, sarà facile stupire voi lettori nel dirvi che l’unico Premio Internazionale di Poesia in onore di John Keats si sia svolto – per la prima volta – nella nostra amata Calabria. Avete compreso bene. Morano Calabro, città d’arte del comprensorio cosentino, è stata per una sera la capitale del romanticismo, della letteratura, della poesia. Lo scorso sabato 27 settembre, infatti, in un’atmosfera accogliente e festosa, sono giunti presso l’elegante sala dell’auditorium comunale moltissimi poeti e scrittori, sia dalle diverse città italiane che da paesi lontani come la Francia, l’Australia e gli Stati Uniti d’America. Così, tra i diversi vincitori, dei quali mi onoro di far parte, si è creata quella “arena di confronto” che spesso manca nella nostra amata terra.

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Il merito va agli organizzatori del premio e all’illustre giuria presieduta da Lorenzo Curti, nonché al suo presidente Mario De Rosa, un uomo straordinario e motivato, capace di far cambiare la percezione delle persone, magari mettendo in relazione le persone stesse tra di loro. Questo il merito del presidente De Rosa, ovvero quello di riprendere una vera comunicazione. Oggi, infatti, ci si connette gli uni con gli altri grazie ad internet, ma questa non è una vera e propria comunicazione. La rete può dare delle informazioni, ma è molto difficile che possa dare una buona conoscenza. Per questo non dovremmo dimenticare il senso profondo di una poesia o ancor di più di un buon libro, perché proprio attraverso i libri – negli anni – si è sviluppata una marcia silenziosa del sapere. Mario De Rosa è un uomo privo di barriere e confini, capace di raggiungere – con il suo premio internazionale – l’obiettivo fondamentale di ricostruzione del tessuto di una comunità, quella degli amanti del piacere tormentato dello scrivere.

Onorato di aver ricevuto questo riconoscimento così importante, con una poesia in dedica a Keats dal titolo “John sotto il peso del mondo”, non ho potuto fare a meno di notare l’aria che si respirava nella magica serata trascorsa ai piedi del Pollino. Intorno a me moltissimi poeti e scrittori, contenti ed emozionati, discutevano sul romanticismo etico di John Keats o sulla sua passione per l’antica Grecia, sulla vita sfortunata del poeta inglese o sulle prose più delicate… sull’amore per i poeti del passato o sulla sua morte prematura. Keats, infatti, malato da tempo e sotto consiglio del proprio medico, lasciò quel clima uggioso inglese per il nostro clima, decisamente più mite. Purtroppo questo non bastò per curarlo e morì molto giovane qualche mese prima di compiere 26 anni. Oggi, le sue poesie, hanno un valore inestimabile. Leggere “On First Looking into Chapman’s Homer”, forse la sua poesia più importante, significa imparare ad emozionarsi e provare a condividere i pensieri più profondi. Leggere “Ode to Psyche”, “Ode on a Grecian Urn” o ancora “Ode to a Nightingale”, aiuta – invece – a partecipare alle “cose del mondo”, a comprendere ciò che ci circonda. Furono scritte nei mesi successivi all’incontro con Fanny Brawne, della quale si innamorò perdutamente. Attraverso queste Odi, naturalmente, Keats giunge alla poesia sensuale e piena di immaginazione, forse con un po’ di malinconia, dovuta alle difficoltà e alle preoccupazioni per le sfortunate vicende della sua famiglia.

John Keats rappresenta, con le sue poesie prodigiose, uno dei rari rimedi offerti alle pene umane, l’esempio di uno di quei poeti dalle timide speranze che aprono le danze… e che molto potrebbero insegnare ai giovani di oggi. Insomma la lettura dei versi del grande John Keats, tra passione e sofferenza, aiuta a prendersi cura si sé!

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Da questo possiamo desumere l’importanza di un premio non comune, capace di sviluppare e far sviluppare – a chi vi partecipa – una voglia di amare, di comunicare e di agire. Per i poeti più scrupolosi, poi, si ha la possibilità di argomentare su quella simbolica “ansia” che caratterizza chi ama scrivere, spesso risultato di un rifiuto di quelle che definiamo essere “convenzioni sociali”. La vita di John Keats, infatti, fu accompagnata da quel malinconico sentimento di solitudine, dato dalla necessità di dover affrontare argomenti troppo complessi quali la malattia e la povertà, ma anche la sofferenza e l’amore. Tutto questo a Morano Calabro, cercando di raccontare una Calabria diversa.

Antonio Mirko Dimartino

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22 risposte a Il senso del Premio Letterario “John Keats”

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  5. Letizia ha detto:

    Universalmente riconosciuto come un grandissimo scrittore

  6. Mario De Rosa ha detto:

    Grazie a tutti amici ,Il premio Intrnazionale :Morano Calabro Città d’arte”,l’anno scorso era dedicato a Dino Campana”,il prossimo …….(Sempre più a fondo nel mondo della poesia)

    Grazie a voi tutti Mario De Rosa

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  8. Marco Vespari ha detto:

    Grandissimo Mirko…hai colto in pieno il senso della Poesia….grande spirito….grande cuore. Questi sono i risultati quando ci si crede davvero e si mette la passione in ciò che si fa….in una parola sola GRANDE!!!! Ennesimo riconoscimento al tuo valore amico mio….John Keats sarebbe fiero di te, uomo dotato di grande sensibilità umana ed espressione della Calabria migliore….GRAZIE.

    • Antonio Mirko Dimartino ha detto:

      Grazie caro Marco, ricorda però che nella Calabria migliore ci sei anche tu 🙂

      • Marco Vespari ha detto:

        Amico mio…se lo dici tu ci posso anche credere e mettercela tutta sempre e comunque per la mia Terra. Grazie di cuore per la fiducia che costantemente riponi in me.
        Onorerò sempre la nostra amicizia…Viva la Calabria! Viva l’Italia!!!!.

  9. Antonio Mirko Dimartino ha detto:

    Cara Vittoria, cosa posso dirti se non “grazie”. Tu mi segui da anni ormai.

  10. Giovanni ha detto:

    Sono felice di vedere come la volontà unita al talento dà sempre ottimi frutti, bravo Mirko

    • Antonio Mirko Dimartino ha detto:

      Caro Giovanni, hai colto nel segno. Ho una grande forza di volontà. Il talento? Bhè, se me lo dice un grande artista come te… ne vado fiero. Grazie amico mio!

  11. vittoria ha detto:

    Bello grande mirko….scritto in modo chiaroo e si capisce il senso e la passione che dentro la poesia…

  12. Antonio Mirko Dimartino ha detto:

    Cara Sabrina, in tanti anni non ci siamo mai persi. Questo mi rende davvero felice. L’articolo che hai letto riguarda il Premio Internazionale di Poesia “John Keats” di Morano Calabro, una cittadina ai piedi del Pollino. E’ organizzato dal presidente De Rosa, un uomo straordinario e pieno di motivazione. Per darti un’idea somiglia molto al nostro caro professore di italiano, te lo ricordi si? Io gli devo molto, lo sai. Con lui ho iniziato a leggere e amare la poesia in generale. Ad ogni modo, ritornando al Premio, devi sapere che è aperto a tutti quindi l’anno prossimo puoi partecipare… sarebbe anche un modo per rivedersi, Morano Calabro è a metà strada tra le nostre città! Ti ringrazio di cuore per il tuo commento e salutami quel “matto” di tuo marito!

  13. Sabrina ha detto:

    Bravo Mirko! Mi hai fatto tornare in mente tante cose, perché ho avuto la fortuna di passare molto tempo con te a scuola. Sei sempre stato il primo e un leader per tutti noi. Il capo-classe che tutti vorrebbero, quello che prendeva i voti bassi per mettersi contro i professori e difendere i diritti degli studenti.Non me lo dimenticherò mai, sopratutto il lunedi mattina 🙂 E poi hai sempre avuto questa cosa di difendere i più deboli che ti fa onore. Adesso ti seguo da lontano e vedo che non sei cambiato per nulla. Li meriti tutti i premi; pensa che ho ancora una dedica che avevi fatto a me e il mio ragazzo, che ora è mio marito! Non conosco questo premio cosi importante e me ne scuso: anzi se mi spiegate di cosa si tratta ne sarei felice 🙂 Mirko caro se passi da qui, fammi uno squillo che ci prendiamo un caffè (ma come lo sappiamo fare noi) A presto e salutami a tutti del blog!!!!

  14. Antonio Mirko Dimartino ha detto:

    Ringrazio Marco e Marilena, per aver compreso che l’articolo era rivolto proprio a valorizzare l’opportunità di questo premio – di fare qualcosa di diverso – in una terra piena di ingiustizie come la nostra. Come dire, visto che qualcosa di bello c’è…. approfittiamone! Ringrazio anche Rosa, per i suoi pensieri profondi. Non so se merito tanto… comunque grazie!

  15. Rosa ha detto:

    Finalmente uno tra i premiati di un concorso molto noto ma sopratutto come il ” premio internazionale “Jon keats” con un ode dedicata allo stesso poeta romantico è un giovane del territorio calabrese Antonio Di Martino.
    Un risultato così importante dovrebbe essere apprezzato dalla maggioranza dei giovani poiché non si tratta di un
    miracoloso risultato di un misterioso “dono degli dei”, o di un capriccio della “musa ispiratrice”. È invece il risultato di un particolare processo culturale, psicologico,esistenziale, etica che agisce su una specifica sensibilità. L’opera che il vincitore ha scritto sarà quindi la materializzazione di questa formazione e di questa sensibilità, attraverso un linguaggio e delle tecniche narrative imparate dalle letteratura.
    io credo che per scrivere una poesia sia necessario un animo profondo e intuitivo. Il poeta a mio parere pesca nella sua vita emotiva, nelle sue riflessioni, nella propria anima. Il poeta è un individuo sensibile e sognatore egli guarda oltre a quello che le persone comuni vedono e alla realtà concreta, e ne trae un nuovo significato, una nuova prospettiva da cui osservare il mondo e la propria esistenza. Con questa nuova visione il poeta ci trasmette valori assoluti.Spesso la poesia è la ricerca continua del poeta per arrivare all’essenza della vita, a trovare ed esprimere il vero scopo dell’esistenza. Altre volte è semplicemente un modo del poeta per rappresentare la realtà filtrata dai suoi occhi, facendoci notare dettagli e situazioni apparentemente banali e invece molto significative. A mio parere poesia può’ essere uno dei mezzi più importanti che l’uomo ha per esprimere le proprie sensazioni e per lasciare agli altri una testimonianza di sé stesso, mettendo a nudo la propria anima. . Si verifica così una comunicazione tra due soggetti, spesso appartenenti ad epoche diverse, il poeta e il lettore. Essa non ha quindi tempo perché tocca temi universali, comuni agli uomini di tutti i tempi. La parola stessa “poetica”ha ancora senso, anche trasmetterci emozioni e sentimenti attraverso la lettura.

  16. Marilena ha detto:

    Finalmente un giovane che apprezza e valorizza quelle poche opportunità, come questo premio, che la nostra amara terra ci concede.

  17. Marco ha detto:

    Mi piace molto come si conclude l’articolo, con l’idea di raccontare una Calabria diversa. Queste cose sono importanti, soprattutto in una terra dove manca il lavoro e si fatica ad andare avanti. La poesia è speranza e sono contento di essere venuto a conoscenza di questo premio. Un plauso a tutti gli organizzatori. A presto, Marco.

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