Le tante emozioni di un percorso di cambiamento

Questo articolo è uscito sul mensile il Lametino (n. 241) il 5 maggio 2018.

Riflessioni sulle mutazioni della vita moderna

In un cammino non sai mai cosa ti attende ed è proprio quello a renderlo seducente e coinvolgente per la nostra anima: avanzare verso l’ignoto, affrontare e superare situazioni diversamente sconosciute, il cammino ti fa sperimentare quella vita che la grigia monotonia della quotidianità ti aveva costretto a seppellire. Ogni individuo ha il proprio cammino, una strada specifica che nessun altro può percorrere. Riconoscerlo a volte è difficile ma quando lo si intraprende porta ad un grande senso di pace e di completezza. La vita, la società, i sogni e la propria cultura, spesso, sono dei limiti che ci allontanano da ciò che è giusto per noi. Ci ritroviamo a prendere decisioni in base a ciò che gli altri si aspettano senza ascoltare quello che realmente ci dice la nostra testa e soprattutto il nostro cuore. Seguire il proprio cammino implica andare controcorrente, assumersi la responsabilità delle proprie scelte e vivere seguendo la propria natura. Se tutti iniziassimo a farlo si ridurrebbe lo stress, la tensione e ci sarebbe un miglioramento generale della qualità di vita. Ognuno deve sentirsi libero di fare ciò che desidera senza forzature e nei limiti delle proprie capacità. Per percorrere la propria strada ci vuole una grande quantità di coraggio e di consapevolezza; bisogna conoscersi a fondo e sapersi ascoltare intimamente. Spesso siamo così poco consapevoli di noi stessi da non renderci neanche conto di cosa può farci bene e di cosa, invece, ci ferisce. Siamo troppo assorbiti, coinvolti e quasi violentati dal mondo esterno e dalla routine quotidiana fatta di social, freneticità e coinvolgimenti di massa. La cosa importante è avere il coraggio di credere nella bellezza delle cose che ci possono accadere. Per far questo, però, dobbiamo vivere ed assaporare il nostro cammino. Accettare e apprezzare i momenti brutti e tristi per permetterci di godere ancora di più, dopo, di quelli belli.

Alle volte potrebbe sembrare di non averla, una strada. E’ importante, invece, ricordare che ognuno di noi sta, in qualche modo, seguendo il proprio percorso e che amarlo è una questione di atteggiamento. Se si ama la strada che si sta percorrendo, si ameranno anche i cambi di direzione, le svolte e le decisioni che si è chiamati a prendere. Amare il proprio percorso non significa continuare nella stessa direzione ma accettare le curve, le salite e le discese che ogni vita porta con sé.

E, poi, c’è sempre chi si affida alle piccole cose, quelle cose che vanno oltre la ragione e gli schemi, quelle cose dove si trova sempre la forza, quella forza dettata dal cuore. A tal proposito, ed infine, concludo con una frase che mi accompagna da tempo di Papa Giovanni XIII: “Quando le vostre le gambe saranno stanche iniziate a camminare col cuore e non sarete mai soli!”

Claudia Siniscalchi

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