Questo articolo è uscito sul mensile il Lametino (n. 238) il 20 gennaio 2018.
Quando organizzare eventi diventa un vero e proprio lavoro
Da qualche anno capita di sentir parlare dell’event manager, definita spesso come una delle figure professionali più importanti del futuro, tale da consentire di superare anche il problema della disoccupazione. Si tratta, essenzialmente, di una figura lavorativa relativamente nuova che si occupa dell’ideazione, progettazione e organizzazione di eventi. Si inserisce in un comparto economico che non sembra conoscere crisi e che anzi registra una crescita continua. Committenti pubblici, ma anche privati, affidano così la gestione e organizzazione dei loro eventi a queste nuove figure professionali. L’event manager, infatti, sembra essere diventato addirittura indispensabile in contesti internazionali quali congressi, conferenze, seminari, convegni, convention, meeting o workshop. Ma, nel chiederci “cosa fa” e “chi è” l’event manager, non possiamo dimenticare che la sua professione si indirizza anche nella semplice organizzazione della presentazione di un libro, magari di un giovane autore e in una libreria di un paesino di montagna. É una figura professionale molto dinamica, atta all’organizzazione di grandi concerti, di giornate sportive a carattere agonistico e non, di inaugurazioni di locali nei centri storici, di manifestazioni per la raccolta fondi per la prevenzione sanitaria o semplicemente di una sagra di paese. In realtà è dagli indimenticabili anni ’80 che nel nostro paese esistono aziende specializzate nell’organizzazione di eventi a 360 gradi, ma – ultimamente – sembra acquisire sempre più importanza l’idea che al timone dell’organizzazione di un evento ci debba essere una sola persona. L’event manager, in buona sostanza, deve svolgere tutta una serie di attività che nel loro complesso concorrono all’ottima riuscita di un evento e che vanno dall’ideazione all’attivazione, passando attraverso la necessaria pianificazione per giungere alla realizzazione finale. L’event manager progetta, pianifica, sceglie, organizza e risolve i problemi. E la sua attività si riferisce a qualsiasi tipo di evento, partendo dalla classica manifestazione culturale, per passare attraverso eventi artistici, scientifici, musicali, sociali o sportivi. Ovviamente, un ottimo organizzatore di eventi deve possedere eccellenti capacità relazionali e spiccate doti creative, da utilizzare per comprendere e soddisfare i bisogni delle diverse tipologie di committenti. In questo mondo globalizzato, poi, è anche necessaria una giusta conoscenza della lingua inglese, fondamentale per sviluppare eventuali rapporti lavorativi di carattere internazionale. Quello che non deve assolutamente passare inosservato è che in questo campo – per poter lavorare degnamente – è ovviamente importante avere una solida formazione teorica, ma risulta ancor più indispensabile possedere quella di tipo pratica. Per dire il vero, infatti, non è richiesta una particolare formazione universitaria per diventare event manager e basta anche la semplice frequenza di uno dei diversi corsi professionalizzanti presenti nel nostro paese. Alla fine dei conti, quindi, conta l’aspetto pratico.
Con molta dedizione, poi, un ottimo event manager deve occuparsi di tutta la parte relativa alla comunicazione, per dare la massima visibilità all’evento del committente che richiede l’intervento di questo organizzatore di eventi. La sua bravura, infatti, consta soprattutto nelle conoscenze del marketing pre e post evento, nella capacità attiva di vivere l’era digitale e quindi di saper sfruttare tutte le piattaforme o le nuove tecnologie disponibili. L’event manager è un grande professionista che, in relazione all’obiettivo che il committente vuole raggiungere, con un occhio sempre vigile alle priorità di budget, riesce ad organizzare alla perfezione le diverse fasi di un evento di successo. Questa perfezione, però, si raggiunge anche con una spiccata dedizione all’area normativa e quindi una conoscenza dettagliata delle regole per ogni tipologia di evento. Spesso, infatti, si ha la necessità di organizzare eventi con partner rappresentati – in maniera largamente intesa – dall’amministrazione pubblica, come possono essere i comuni, le province o le regioni. In tutto questo conta la conoscenza e il rispetto della normativa vigente, evitando la non riuscita dell’evento stesso nonché le eventuali pesanti sanzioni previste in merito. Si dice che i migliori si mettano al servizio della posterità, proviamo ad immaginare di diventare event manager non solo per lavorare ma anche per regalare qualcosa di meraviglioso e perfetto agli altri.
Antonio Mirko Dimartino