Questo articolo è uscito sul mensile il Lametino (n. 236) il 30 settembre 2017.
Quando in una trilogia fantascienza e problematiche sociali di scontrano e s’incontrano
Uno studente impacciato e tormentato dalla vita, senza amici e poco dedito allo sport, prigioniero di se stesso. É la storia di Max, giovane studente molto dedito allo studio che finirà con l’essere travolto da un evento fantastico, fuori da ogni realtà. Una storia molto singolare, quella raccontata nel libro del brillante scrittore-giornalista Ferdinando Capicotto, pubblicato a cura della casa editrice Talos.
Liberando l’inconscio e l’irrazionale, in questo primo libro di questa trilogia di fantascienza, il Capicotto dà vita a un personaggio a tratti vicino alla sua personalità realizzando un testo piacevole da leggere nonché perfetto per tutte le età. Un libro privo di barriere e confini che non si rivolge, quindi, solo agli adolescenti con le loro importanti problematiche. Max, il protagonista, ha sicuramente dei problemi, ma riesce a dare un senso alla sua vita superandoli solo con le sue forze e con un po’ di fantasia. Contro la verità violenta del presente, infatti, è capace di ritrovare una grande forza di volontà – che ancora non conosceva e non sapeva di avere nel suo animo – tale da unirsi alla capacità di trarre esempio dai propri errori, rialzandosi sempre dimenticando i dolori. In tutto questo è ovviamente determinante il valore della sua famiglia, a tratti opprimente, ma comunque sempre presente e protettiva: quel supporto che tutti i ragazzi dovrebbero avere, soprattutto in età adolescenziale. L’autore è particolarmente bravo nel raccontare quel passaggio dal mondo delle favole e delle magie al mondo attuale, quello artefatto che i tempi moderni presentano ad un giovane che si affaccia alla vita. L’impossibilità o semplicemente la difficoltà a rapportarsi con quello che la sociologia definisce come il “gruppo dei pari” – e qui emergono le potenzialità del giovane giornalista laureato brillantemente in sociologia – si tramuta nelle amicizie virtuali e nel vivere sui social e tra i diversi “like”, situazione a noi ben nota. Eppure, il dolce e sensato Max, ritroverà proprio nelle amicizie e nell’amore, tutto quello che serve per crescere e amare la vita. É chiaro dunque come Max non sia un ragazzo superficiale e presuntuoso, ma una persona che non vuole fallire nel campo del dovere. Un giovane capace di instaurare un rapporto quasi fraterno con il suo allenatore, figura molto importante di questa avvincente storia, che ci fa comprendere come ci sia di meglio che assopirsi nei travagli della vita.
Max è diviso tra casa e scuola, fin quando il segretario del Re di un altro Pianeta giunge sulla Terra per portare il ragazzo con sé perché è il protagonista di una profezia. È l’unico a poter salvare l’Universo da un nemico terribile, intenzionato a sconfiggere il sovrano ed impadronirsi di tutto. Il ragazzo si trova così catapultato in una realtà totalmente nuova dove tra allenamenti sovrannaturali e nuove conoscenze si deve preparare al meglio per sconfiggere il nemico, di gran lunga più forte. Proprio come in Harry Potter dovrà faticare per acquisire dei poteri magici che si riveleranno vitali o come, in Dragon Ball, il protagonista diventa capace di lanciare sfere di energia. Per il giovane terrestre si presenta l’occasione per cambiare totalmente vita. L’esperienza su questo nuovo Pianeta aiuta Max a modificare il suo carattere, rendendolo più forte e sicuro di sé. A supportarlo ci sono il sovrano del Pianeta, il suo consigliere ed un allenatore – poco fa menzionato nella sua importanza – con i quali instaura un rapporto di vera e profonda amicizia. Proprio quella che non aveva sulla Terra. Inoltre, Max si innamora follemente di una ragazza, per la quale arriva a fare di tutto. Insomma il giovane Max alla fine del racconto è un’altra persona, fino al punto di conquistarsi l’appellativo di eroe.
Con animo fiducioso possiamo dire che pur trattandosi di una trilogia di fantascienza, per la quale è in prossima uscita il secondo volume “The Chosen One – Il cristallo della forza”, con grande virtù Ferdinando Capicotto ci presenta il mondo reale con le sue problematiche a sfondo sociale. Nel mondo spesso mal colorato di Facebook e dei social in generale, questo straordinario autore ci spiega alcune differenze importanti della vita: una cosa è faticare, altra soffrire. L’abitudine alla fatica, però, rende più facile sopportare il dolore. É vero quindi che il protagonista del libro tira fuori una grande forza di volontà, ma ha comunque dei sani principi. É un ragazzo responsabile, che non si tira indietro dai doveri della vita. Max, infatti, trova diletto in se stesso, come dovrebbero far tutti.
Antonio Mirko Dimartino