Questo articolo è uscito sul mensile il Lametino (n. 227) il 30 luglio 2016.
Settanta anni dedicati con arte ai motori e alle competizioni
L’amore per i motori ha inizio in tenera età per Ezio Ferragina, noto meccanico del comprensorio catanzarese e vincitore di diverse competizioni, quando a soli dieci anni comincia a lavorare nella bottega del padre fabbro. Correva l’anno 1955 e il piccolo Ezio comprende da subito come sia necessario trasformare la stessa in qualcosa che potesse seguire il progresso, in una vera e propria officina meccanica.
Seguendo la formula secondo cui la saggezza è di per sé sufficiente per conseguire la felicità, Ezio sviluppa un perfezionismo alla ennesima potenza. Uomo dotato di grande ingegno, presta inizialmente servizio dai “fratelli Simone” per apprendere tutti i segreti dell’apparato elettrico delle vetture, forse la componente più delicata delle stesse. La serietà, il carattere determinato e le sue abitudini precise lo portano ad essere assunto in una nota concessionaria calabrese degli anni sessanta, nella quale perfeziona la conoscenza delle autovetture. Ma Ezio non è soddisfatto e si getta in un progetto impegnativo – per lui un vero punto di orgoglio – sempre con l’idea di lavorare e aiutare la collettività. Non è possibile, per un giovane, fallire nel campo del dovere. Questo pensa e questa è la sua missione. Così lo sforzo, l’incoraggiamento e i risparmi di anni di duro lavoro, trasformano il suo progetto in un’autofficina moderna e organizzata, presente dal 1967 in una via centrale del capoluogo della nostra meravigliosa regione.
In un periodo di crisi economiche e morali, quest’uomo alza la saracinesca della sua autofficina da ben cinquant’anni alle sette di ogni mattina, dimostrando come gli uomini valorosi non sentano le ferite. Le Porche, le Ferrari, il restauro della vetture antiche – e tanto altro – rappresentano poi quell’onore che non fa sentire queste “ferite” e che rende lieve la fatica. Ma Ezio Ferragina non è solo questo. Negli anni, grazie al suo essere puntiglioso fino allo sfinimento, è stato un eccellente corridore di go-kart e delle amatissime piccole 500 bicilindriche della Fiat. Per anni sale sistematicamente sul podio delle diverse competizioni regionali e interregionali, senza mai dimenticare la sua prima corsa: la cronoscalata Nicastro – Passo Acquabona. Dopo tanti sacrifici, sfide e competizioni l’instancabile Ezio diventa il punto di riferimento per centinaia di migliaia di automobilisti e viene doverosamente soprannominato il “dottore delle quattro ruote”. Per di più, in questi anni sempre più caratterizzati dalla crisi dei legami familiari, Ezio si dimostra invece un ottimo marito e padre di famiglia, capace di trasmettere il senso del dovere ai propri figli. Grande è l’abitudine, infatti, che lo porta a lavorare perfino la domenica o nei giorni festivi, pronto sempre ad intervenire se qualcuno ha bisogno quando la propria macchina è in panne.
Coraggioso, innamorato del proprio lavoro ed indipendente, Ezio Ferragina fa del prestigio l’unica sua meta, dimostrando altresì come sia possibile rimettere le mani sul volante – per le competizioni più avvincenti – in qualsiasi momento della propria vita. A soli settant’anni, infatti, con il supporto tecnico del figlio Antonio e la sua intramontabile Fiat 126 rossa e blu, Ezio stupisce ancora chi lo conosce gareggiando e salendo sul podio del famoso maxi slalom Ponte Corace – Tiriolo.
Si dice che i migliori si mettano al servizio della posterità, quale esempio di dignità. É il caso di questo straordinario meccanico e pilota calabrese, Ezio Ferragina, che ritiene da sempre che le macchine siano come le belle donne e abbiano bisogno di attenzioni e di cure.
Antonio Mirko Dimartino