Come affrontare la persistente crisi economica rimanendo nel proprio paese
CATANZARO – Si sono svolte lo scorso giovedì, presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università “Magna Græcia” del capoluogo calabrese, le lauree in Economia Aziendale. Tra i diversi candidati ˗ felici ed emozionati allo stesso tempo per l’ambito traguardo ˗ anche un giovane ragazzo di origini romane ma residente da diversi anni in Calabria, esempio vivo di quegli affanni quotidiani che devono vivere tutti coloro i quali uniscono lo sport al lavoro e allo studio intenso.
Si tratta di Marco Vincenzo che, nel sorriso della sua innocenza, dato principalmente dalla sua giovane età, ha raggiunto l’ambito traguardo dei voti massimi conquistando il fantomatico 110 e lode davanti una splendida commissione presieduta dal presidente Paolo Malanima. Tutto questo a dimostrazione del fatto, contro i dati statistici sui “neet” che sovente sentiamo nei diversi telegiornali, che il nostro paese si anima ancora di ragazzi volenterosi pronti a dividersi tra qualche lavoretto ˗ spesso mal retribuito ˗ e l’arduo percorso dello studio profondo. E questo mondo del lavoro Marco Vincenzo lo conosce molto bene, sia fattivamente con le diverse esperienze lavorative alle sue spalle, che dal punto di vista della disciplina, tanto da aver presentato nella citata seduta di laurea proprio una tesi in Diritto del lavoro, ovviamente particolarmente apprezzata. Con il titolo “Le collaborazioni coordinate e continuative oggi”, infatti, il giovane Marco ha descritto il nostro paese ripercorrendo l’evoluzione normativa dei contratti co.co.co. e soffermandosi altresì ˗ con un meticoloso lavoro di ricerca giurisprudenziale ˗ sulla disciplina specifica dei “riders”.
Questa voglia di difendere i giovani dal precario mondo del lavoro, studiando le normative contrattuali vigenti che sono sempre in continua evoluzione, nasce anche dalla forza aggregativa che si sviluppa, solitamente, nel praticare qualsiasi tipo di sport. E Marco Vincenzo non solo è uno sportivo di grande vocazione, che da diversi anni pratica l’atletica leggera soprattutto nelle discipline della 800 e 1500 metri piani, ma anche un valido tesserato della A.S.D. Arcieri di Catanzaro, pronto sempre all’impegno delle gare che entrambe le discipline richiedono ai diversi livelli. Questo giovane ragazzo è sicuramente l’esempio vigoroso di come si possano unire il lavoro, lo studio e perfino lo sport, con l’idea di reagire a questa crisi economica spaventosa seppur con grandi sacrifici e notevoli rinunce personali. Ma è noto ai più: senza sforzo non c’è conoscenza!
Martina Corini